L’Impero britannico in 100 date presentato a Viareggio
Domenica 1° luglio sala gremita all’Hotel Residence Esplanade per l’incontro con il giovane storico Filippo Gattai Tacchi, specializzando alla Scuola Normale Superiore, e Alberto Mario Banti, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Pisa. «Tutte le cento date del libro sono affrontate in modo insolito e brillante, e aprono nuovi orizzonti sulla storia della Gran Bretagna». Questo il giudizio di Banti, che cita una data come esempio: il 1716, quando al numero 216 dello Strand un mercante del Gloucestershire di nome Thomas Twining apre una piccola sala da tè. Un evento minore, in sé e per sé, al quale si associa tutt’un insieme di comportamenti e di trasformazioni: la pratica socievole del bere il tè, la nascita di un’opinione pubblica, l’espansione britannica nel mondo.
Gattai Tacchi racconta la tragica spedizione di Scott al Polo Sud, quando durante il viaggio di ritorno gli inglesi si arresero uno dopo l’altro ai ghiacci infiniti, con Scott che scrisse l’ultima annotazione sul diario il 29 marzo 1912. L’epopea di Scott al Polo Sud non solo mise in secondo piano il successo del norvegese Amundsen, ma rappresentò la tragica conclusione della lunga tradizione britannica delle spedizioni esplorative. Fra le cento date citate, Gattai Tacchi ne indica due come fondamentali dal punto di vista storiografico: il 1588, vero spartiacque nella storia dell’Inghilterra, che da allora in poi vide nella marina il suo punto di forza e nell’anglicanesimo una legittima presa di posizione contro il cattolicesimo continentale, e il 1815, data dopo la quale la Gran Bretagna si riservò per larghi tratti un ruolo super partes, quando non marginale, nelle faccende dell’Europa continentale. A chi gli chiede come nasce la sua passione per l’Inghilterra, risponde che ama la loro capacità di innovazione, i valori liberali della società inglese e, al contempo, l’attaccamento alle tradizioni. Per questo la Gran Bretagna è un paese che affascina e Gattai Tacchi si auspica che essa continui ad avere un ruolo importante in Europa e nel mondo.