Con mano sicura e conoscenza profonda dei differenti contesti Antonio La Penna ritrae alcuni dei protagonisti più insigni degli studi classici italiani tra Otto e Novecento, offrendo un contributo essenziale alla storia culturale dell’Italia postunitaria.
Questo secondo volume raccoglie i principali profili di studiosi tracciati da Antonio La Penna in un lungo arco cronologico che va dagli anni Sessanta del Novecento all’inizio del nostro secolo. I medaglioni critici di La Penna acquistano interesse anche maggiore se si pensa al fecondo e originale itinerario di esperienze intellettuali che permise al prodigioso ragazzo, approdato giovanissimo a Pisa dall’Irpinia, prima la diretta frequentazione di uno studioso eccezionale come Giorgio Pasquali e, poi, il dialogo ideale con protagonisti culturali della levatura di Francesco De Sanctis, Antonio Gramsci ed Erich Auerbach. È merito dei due curatori, allievi del grande Maestro, aver riscoperto e proposto ai lettori di oggi questi saggi che, pur nati in occasioni e periodi diversi, mostrano un disegno unitario e una linea di pensiero coerente.
Nella nuova silloge, curata anch’essa da Stefano Grazzini e Giovanni Niccoli, sono raccolti i molti profili critici che La Penna ha dedicato a studiosi di diverso ambito disciplinare, a cominciare dal suo maestro Giorgio Pasquali, la cui figura più di tutte campeggia nel volume per il ruolo da lui svolto nella formazione di un’intera generazione di ricercatori e, soprattutto, per il rinnovamento da lui operato sul piano metodologico, con l’insistenza sull’unità inscindibile di filologia e storia. Emerge così una galleria di ritratti di maestri e compagni di strada, nella quale si riconosce il disegno di un originale quadro interpretativo. Nello stesso tempo, facendo dialogare idealmente insigni studiosi come Concetto Marchesi e Luigi Castiglioni, Augusto Rostagni ed Ettore Paratore, Francesco Arnaldi e Ranuccio Bianchi Bandinelli, La Penna delinea una sorta di autoritratto intellettuale.
Antonio La Penna (Bisaccia 1925 – Firenze 2024) è stato uno dei più eminenti studiosi del mondo classico a livello nazionale e internazionale. Professore di letteratura latina nelle università di Pisa e Firenze, ha insegnato anche filologia latina alla Scuola Normale di Pisa. È autore di oltre seicento pubblicazioni che riguardano principalmente la cultura letteraria latina e la fortuna dell’antico nel mondo moderno. Il suo nome è legato in particolare a monografie e a contributi su Orazio, Sallustio, Properzio, Virgilio e Ovidio. Per i tipi della nostra casa editrice sono usciti il libro-intervista Io e l’antico, a cura di Arnaldo Marcone, e i saggi La favola antica. Esopo e la sapienza degli schiavi e Filologia e studi classici in Italia tra Ottocento e Novecento. Volume primo, a cura di Giovanni Niccoli e Stefano Grazzini.
Stefano Grazzini (Firenze 1967) è professore di filologia classica all’Università di Salerno. Si è occupato di letteratura latina, edizione di scholia ad autori antichi, esegesi e ricezione dei classici, linguistica.
Giovanni Niccoli, classe 1949, dopo la laurea a Firenze in lettere classiche, ha lavorato in editoria.
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