La Russia di Stalin narra le vicende della Russia sovietica fino allo scontro con Hitler nell’estate del 1941: le lotte all’interno del partito bolscevico, l’ascesa al potere e la vittoria di Stalin, il Grande Terrore, la costruzione del regime totalitario. Ma è anche la storia – vista dall’osservatorio del Cremlino – dell’Europa e del mondo negli anni fatali tra le due guerre mondiali.
Basato su una vasta documentazione originale, il libro narra l’ascesa di Stalin dopo la morte di Lenin, fino alla compiuta edificazione del regime totalitario da lui progettato e allo scontro con Hitler.
Ettore Cinnella ripercorre come in una cronaca le vicende di quegli anni, dedicando ampio spazio anche alla politica estera dell’URSS, dai rapporti con le democrazie occidentali all’alleanza con la Germania nazista dopo il patto Molotov-Ribbentrop. Frutto di ricerche durate oltre un decennio, il libro fa luce su uno dei periodi più bui della storia del Novecento e spiega con una ricchissima e documentata esposizione come Stalin riuscì a creare un’autocrazia eslege e assoluta, dove nessuno aveva certezza della propria vita, dagli ultimi della scala sociale fino ai più alti funzionari.
Abilissimo nell’esautorare avversari e rivali nel partito, Stalin legò il suo potere alla repentina attuazione del progetto di statalizzazione dell’industria e di collettivizzazione dell’agri- coltura. Questa rivoluzione dall’alto scatenò una forte resistenza popolare, che poté essere vinta solo col ricorso alla violenza, culminata nello sterminio per fame di milioni di contadini nel biennio 1932-1933. Il Grande Terrore del 1937-1938 fu poi l’ulteriore risposta di un potere isolato e feroce al generale malcontento. Il consenso mancante all’interno Stalin l’ottenne all’estero, grazie al successo della propaganda che dipingeva l’URSS come il paradiso dei lavoratori.
La peculiare autocrazia eretta da Stalin fu per molti aspetti diversa dalla dittatura bolscevica ereditata da Lenin e può essere paragonata alla Germania nazista. Pagine illuminanti del libro sono dedicate all’esame generale del fenomeno totalitario del Novecento e alla comparazione dei coevi regimi così catalogati.
Una lettura fondamentale per comprendere il mondo contemporaneo.
Ettore Cinnella, specialista di storia russa e allievo della Scuola Normale Superiore, è stato professore di Storia contemporanea e di Storia dell’Europa orientale all’Università di Pisa. Ha scritto numerosi saggi di storia russa e di storia moderna e contemporanea, tradotti in diverse lingue.
★★★★★ «Intelligente, di piacevole lettura e per molti aspetti illuminante [. . .] il libro di Cinnella ci consegna una visione dell’epopea staliniana originale e seriamente documentata». Marco Natalizi, RIVISTA STORICA ITALIANA
★★★★★ «Il contributo dato da Ettore Cinnella alla conoscenza delle rivoluzioni russe, alle loro origini e al loro evolversi fino allo scontro con il Reich di Adolf Hitler nell’estate del 1941 è senza dubbio fondamentale e a ragione egli può essere considerato il massimo studioso italiano della materia». Giovanni Codevilla, CRISTIANITÀ
★★★★★ «Avvalendosi sopratutto di fonti d’archivio, di documenti e rapporti ufficiali, di memorie e diari degli attori del tempo, 1’Autore espone con grande competenza e chiarezza il succedersi degli avvenimenti, lasciandoci scoprire una storia dello stalinismo talvolta sconosciuta: di qui gran parte del pregio di questo libro». RIVISTA INTERNAZIONALE DI STUDI RUSSISTICI
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